Olbia – Per quest’anno niente polemiche, recriminazioni, giudici in ballo. La sessantottesima edizione de “La remata de sos Carreras” fila liscia come l’olio in un tardo pomeriggio fresco e ventilato. Ad animare la darsena di via Redipuglia vi sono i chiattini olbiesi preparati dal maestro d’ascia Nardino Fois. Sul palco, a fare la diretta, la speaker Maria Pintore e la “valletta d’eccezione” Monica Fois, trait d’union con la giuria ma soprattutto tifosa sfegatata.
In mezzo gli equipaggi che, questo pomeriggio, si sono dati battaglia a colpi di vogate.
La remata è stata divisa in quattro momenti distinti: tre per gli equipaggi maschili (due semifinali e una finale), uno per gli equipaggi femminili (finalissima)
A inaugurare il campo di gara sono gli uomini con la prima semifinale e 5 quartieri: sa Marinedda, Gregorio, Rudalza-Porto Rotondo-San Simplicio, Tilibbas, Bidda Noa.
A passare in finale sono gli equipaggi di Gregorio, Tilibbas e Bidda Noa.
Dopo pochi minuti è il turno della seconda batteria: Poltu Quadu, Sa Rughe, Zona Industriale, Santu Paulu, Sacra Famiglia. Passano le forche cadudine di via Redipuglia Sa Rughe, Zona Industriale e Sacra Famiglia.
L’atmosfera si scalda: è il turno delle donne. Allo start vi sono Tilibbas, Rudalza, Santu Paulu e Sacra Famiglia. L’acqua è perfetta: piatta come una tavola, nonostante il vento.
Per le donne è la gara della vita: o si vince, o si perde. E infatti tutti gli equipaggi partono subito alla grandissima, con il solo obiettivo di vincere. A spuntarla, dopo 500 metri di vogata, è il terzetto targato Santu Paulu formato da Rita Oggianu, Giovanna Scintu e Giulia Marras.
“Dedico questa vittoria a mio cugino Lorenzo Zarra – ha detto Giovanna Scintu, ormai un’esperta della Remata – abbiamo gareggiato con le sue rose in mano. Dedico a lui, con tutto il cuore, questa vittoria”. Per il quartiere di Santu Paulu questo è il secondo trofeo femminile e l’ottavo in generale.
Dopo la gioia per la vittoria meritata delle ragazze di Santu Paulu, una vittoria dedicata a una giovane vita spezzata troppo presto, è il turno degli uomini.
La gara, 750 metri di vogata, sembra partire in modo equilibrato. Sembra, perché uno degli equipaggi favoriti – Zona Industriale – ha un problema nei primi metri e perde drammaticamente terreno. Gli altri fuggono via come fulmini a ciel sereno. Alla prima virata è chiaro che gli equipaggi che si giocano tutto sono Sa Rughe, Gregorio e Tilibbas. Un terzetto che rimarrà tale anche dopo la seconda virata – mentre nelle retrovie Zona industriale cerca di rimontare.
Al traguardo finale l’incertezza su chi, dei tre favoriti, ha vinto rimane sinchè i giudici non emettono il verdetto. Al terzo posto con 5’19”05 si piazza Tilibbas. Al secondo posto con 5’17”02 vi è Sa Rughe. Al primo posto, con il tempo di 5’16”18, trionfa il quartiere di Gregorio che ha guadagnato il meritato trofeo grazie a Mauro Spano (detto Rudigliu), Alessandro Spanu (detto Peter Pan) e Davide Varrucciu (senza dimenticare la riserva Ivo Mariani). Per il quartiere di Gregorio si tratta della vincita numero 2.
Sia Gregorio che Santu Paulu hanno ricevuto la Medaglia della Presidenza della Repubblica e la Coppa.